Tra una guida su come diventare un Papà di successo e il corso per essere un Digital Marketer di fama internazionale forse ti sei dimenticato che c’è ben altro.
Considerando le tante soluzioni rapide nel web per raggiungere gli obiettivi professionali e personali, credo che sia più semplice del previsto fare una fotografia dello stato di salute dei social.
Siamo circondati da infoprodotti che dovrebbero avere lo scopo di informarci e formarci non di definire la nostra strada, il nostro modo di vivere la vita ma sopratutto la professione. Vedo sempre più Professional Branding a discapito del Personal Branding, fatto di citazioni di gente deceduta da troppo tempo.
Con questo non sto prendendo le distanze dal digitale anzi, quello che molti paragonano al diavolo è solo uno strumento e come tale la differenza la fanno le persone. Tuttavia, la semplicità di utilizzo di questi strumenti e la possibilità di renderci celebrati da tutti ci sta orientando a risultati effimeri.
Dovremmo cercare di capire un po’ più le persone e un po’ meno l’algoritmo di Facebook e il segreto sta nel conoscere le persone e capire cosa a loro piace. Sono loro che vi spingeranno sull’onda della visibilità.
Non siate dei Bot, ma siate persone.
Create contenuti che siano coerenti con le persone che volete coinvolgere e create contenuti che sappiano emozionarle, parlate con loro attraverso i social con un linguaggio adeguato e vedrete che l’algoritmo in fondo sarà solo un apostrofo azzurro tra le parole face e book.
Perché si sa, inventarsi storie da scrivere su un libro digitale riesce a tutti, la difficoltà sta nel riuscire a metterci la faccia in modo personale creando co-relazione.
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